Tropici milanesi
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Milano, anno 2067. Il clima è completamente stravolto, si è tropicalizzato e, a gennaio, il caldo è soffocante, gli eventi climatici sono estremi e la città è periodicamente investita da violenti uragani.
I cambiamenti non sono soltanto climatici, anche la società è profondamente mutata: i cosiddetti “inesistenti” costituiscono l’80% degli abitanti, e sono coloro che, licenziati, vengono scoraggiati dal rientrare nel mondo del lavoro, fino a ridurli all’apatia spegnendo in loro qualsiasi desiderio. In questo modo, gli inesistenti rappresentano per la società un costo irrisorio e si può urlare al mondo che la disoccupazione è ai minimi storici.
In questo scenario apocalittico si verificano violente esplosioni, che “il Centro”, organo di potere assoluto che ha il compito di mantenere pace sociale e benessere, in un primo tempo qualifica come attentati. Ma perché, dopo le esplosioni, rimangono colossali palle di un materiale che assomiglia al polistirolo? MaxGresti indaga. Perché nulla si conosce del passato di personaggi come Rocco Balestrieri e la bella Tania?