Anatomia di una rapina
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Anatomia di una rapina. Ogni rapinatore che si rispetti ambisce alla perfezione, al colpo perfetto. Un’impresa quasi impossibile. Ma questa volta Mirko e alcuni amici d’infanzia hanno un asso nella manica, una «dritta» in grado di cambiare la loro vita per sempre. L’obiettivo è clamoroso: il centro commerciale del Lingotto, a Torino. Non possono sbagliare. Nel frattempo, in via Sospello, gli agenti di una volante vengono barbaramente uccisi durante il controllo a un furgone sospetto.
«Beh? Un po’ generico, non ti sembra? Il Lingotto?» Anche gli altri cominciano a rumoreggiare. Allora Mirko punta di nuovo il pennarello in quel punto. Il Bomba appoggia i gomiti sul tavolo e quasi ci ficca la testa, vicino a quel punto. «Il Lingotto cosa? Qui c’è un casino di roba, c’è l’8 Gallery, il centro commerciale, ma anche il supermercato PAM, e Eataly, dove vanno a fare la spesa i ricchi della collina… » esclama. «E poi c’è l’albergo, quello dove vanno i giocatori della Juventus», aggiunge Salvo grattandosi la testa. «Più di cento negozi, venti tra ristoranti e bar, il cinema multisala, MediaWorld, OVS eccetera eccetera…» aggiunge Mirko sorridendo.
Tutti restano in silenzio. La domanda che tutti si pongono è quale possa essere l’obiettivo. Dopo qualche esitazione, il Bomba decide di chiederlo: «Insomma, Mirko, cosa dovremmo rapinare in mezzo a tutto ’sto casino?» Mirko appoggia le mani al tavolo e guarda gli amici in sequenza. «Tutto», risponde poco dopo. «Tutto. Ci prenderemo tutto.»
Anatomia di una rapina. Un’indagine aspra, complessa, che segna il grande ritorno dei fratelli Stelvio, già protagonisti dei precedenti I cattivi ragazzi e La congiura del geco. Un romanzo che lega in maniera indissolubile storie diverse e malate, in una città che sta cambiando pelle come un serpente. Droga, nuove criminalità. Ma anche la rivalsa e la rabbia che schiuma dalle periferie. Da chi si sente tradito, abbandonato, escluso. Tutta la seduzione di una Torino noir che non risparmia nessuno.