Beniamino Cresti attende trepidante alla stazione di Tramezzo l’arrivo del suo vecchio amico, il commendatore Massimo Bagliani. Nonostante siano stati per dodici anni separati degli oceani, i due uomini non hanno mai smesso di scriversi e il momento dell’incontro rivela l’intensità della loro amicizia. Cosa ha spinto però Bagliani a recarsi in visita da Cresti? E chi è esattamente Flora, l’affascinante donna dai capelli rossi che Massimo rivedrà al suo arrivo?
Emilio De Marchi (1851-1901) è stato uno scrittore e traduttore, considerato tra le personalità intellettuali più rilevanti dell’Ottocento italiano. La sua opera rispecchia le esperienze nei circoli della Scapigliatura milanese, nonché le abitudini contadine e le vicende della piccola borghesia nel capoluogo lombardo. La devozione nei confronti di Alessandro Manzoni risulta palpabile nei suoi scritti e nel modo in cui gestisce la rivista di cui è fondatore, "La vita nuova". Il rigore della poetica verista manzoniana è inoltre preponderante nei suoi primi romanzi, "Tra gli stracci" e "Due anime in un corpo". Emilio De Marchi è famoso per avere introdotto nel panorama italiano il genere noir con il romanzo "Il cappello del prete", oltre che per avere tradotto le favole di La Fontaine in maniera da renderle fruibili persino da parte di un pubblico non necessariamente colto.