Il mito eterno del mostro, della creatura che viene strappata alla morte dalla scienza torna a vivere: in questa nuova versione del capolavoro di Mary Shelley riscoprirete il fascino di un libro senza tempo, un’opera che ha saputo esplorare i lati oscuri della mente umana. Una narrazione cupa, a tratti dura e senza scampo, che affonda le sue radici nella violenza di sentimenti assoluti, nell’orrore per tutto ciò che è diverso e nella lotta interiore dell’uomo che vuole superare i limiti imposti dalla natura. Benché scritto fra il 1816 e il 1817 Frankenstein si rivela attualissimo: quali sono i limiti della scienza? Può l’uomo sostituirsi a Dio? E ancora il tema del diverso, dell’esiliato, del ghettizzato costretto a vivere nell’ombra: Frankenstein non smette di emozionarci e continua, come tutti i capolavori, a raccontarci qualcosa di noi stessi.