Da una parte il potere, con le sue rappresentazioni oggi più che mai manchevoli, e dall’altra il complotto, che a quelle rappresentazioni tenta di sostituirsi, rimpiazzando la pochezza con l’inganno, certo, ma restituendo anche un bisogno collettivo in cerca di senso, nell’epoca del controllo, della frattura sociale, dell’immaginazione negata. A partire dalla favola degli uccelli-robot, questo breve saggio vuole porgere al lettore non verità assolute bensì riflessioni, suggestioni che possano superare la facile contrapposizione tra il torto e la ragione, per indagare le ragioni di quel torto, cosa ci restituisce del mondo, a quali domande tenta maldestramente di rispondere, a quali paure, a quali disillusioni.
Con i contributi di Margherita Arcangeli, Paolo Cosseddu, Diletta Huyskes e Andrea Sesta.