Hattin
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Con la prima crociata, nel 1099, Gerusalemme fu restituita alla cristianità. Da qui la presenza degli europei nel Vicino Oriente si estese fino a occupare tutti i luoghi santi e i territori della costa, dal sud dell'attuale Turchia fino al Sinai. Ma nella seconda metà del XII secolo lotte intestine e il fallimento della seconda crociata acuirono i disordini e gli intrighi di palazzo. Nel frattempo, il condottiero e sultano musulmano Saladino divenne signore incontrastato della regione mediorientale, dall'Egitto alla Siria, radunando armate di fedeli richiamate dalle sue vittorie. La Terrasanta era ormai accerchiata. Iniziò l'invasione musulmana, con la conquista della città di Tiberiade, cui fece seguito uno scontro campale nella vicina località di Hattin. Saladino ne uscì vincitore non tanto per la superiorità numerica, quando per la scelta del terreno e per essere riuscito a deprivare di acqua le armate cristiane mettendole in condizioni critiche. La sconfitta di Hattin non rappresentò soltanto una gravissima disfatta dal punto di vista militare, ma si rivelò un errore strategico fatale per le sorti dell'intera Terrasanta latina: avendo concentrato lì quasi tutte le truppe cristiane, i difensori a disposizione del regno di Gerusalemme furono ridotti ai minimi termini. L'obiettivo principale delle truppe guidate da Saladino era Gerusalemme, che fu conquistata meno di tre mesi dopo. Ciò permise a Saladino di cancellare in un solo colpo più di ottant'anni di lotte accanite e sanguinose da parte delle armate cristiane, e il regno di Gerusalemme si ridusse a pochi territori. Un secolo dopo, la caduta di Acri pose fine all'era degli Stati crociati.