Napoleone Bonaparte e l’esilio di Ferdinand von Hompesch
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Nel giugno del 1798 Ferdinand von Hompesch, ultimo dei Gran Maestri a Malta, è costretto ad abbandonare l’isola occupata da Napoleone diretto alla conquista dell’Egitto. Von Hompesch, accompagnato da pochi fidi Cavalieri, si fermerà in esilio per un anno a Trieste sotto la protezione dell’Austria. Qui trova sistemazione presso la Villa di Campo Marzio, poi Villa Murat, dove soggiornarono le sorelle di Napoleone Elisa Baciocchi e Carolina, vedova Murat. Trieste in quegli anni, uscita dalla prima occupazione francese, è ritornata sotto il governo degli Asburgo e vive un grande fermento. Per l’Ordine è invece uno dei momenti più difficili della sua storia. Von Hompesch ha molti nemici che tramano contro di lui per togliergli l’alta carica e sostengono la candidatura di Paolo I, zar di Russia e figlio di Caterina II. La debole difesa perpetrata dall’esilio da Papa Pio VI e lo scarso interesse della corte di Vienna consentono il riconoscimento dello zar come nuovo Gran Maestro dell’Ordine di Malta contro ogni regola statutaria. Costretto ad abdicare, von Hompesch tenta invano la riconquista di Malta. Rassegnato e stanco, nell’estate del 1799 lascia Trieste e, dopo aver fatto tappa a Lubiana, Fermo e Montpellier, qui muore nel 1805 in assoluta povertà.