Klausener Strasse
1970: caccia al cadavere di Hitler. Il diario segreto del Kgb
Description of book
Marzo-aprile 1970: una brigata di agenti sovietici del Kgb, su ordine diretto del segretario generale Leonid Brežnev, ha il compito di ritrovare e distruggere i cadaveri di Adolf Hitler, di Eva Braun e dell’intera famiglia Goebbels. Nel 1945 quei corpi erano stati portati via dalle macerie fumanti di Berlino, nascosti in casse di legno dall’Armata Rossa e interrati in un luogo segreto.
Klausener Straße è la strada dove avvenne la presunta sepoltura e questo romanzo narra minuto per minuto la delicatissima missione, ricalcando la Storia realmente accaduta.
Il via libera del Cremlino tra titubanze, misteri e autopsie; la composizione della squadra per l’incursione invisibile nel cuore della Germania; la meticolosa stesura del piano operativo; le strategie e le coperture per eseguire l’ordine nel massimo riserbo. I progetti, ma anche gli incubi, sull’inumazione del Führer e sul colossale rogo per incenerire per sempre quelle scomode salme.
Ogni angoscia si concentra su una gelida distesa nei pressi di Magdeburgo, nella Ddr, in un precipizio nella Storia senza possibilità di ritorno. A riportare i protagonisti al presente sono le loro pigrizie, i loro pranzi, i loro discorsi spiccioli, le loro difficoltà tra le esigenze quotidiane e i ritmi paludati del sistema comunista.
Fanno da sfondo i segreti e le tensioni sullo scacchiere della guerra fredda e i sussulti di crisi dell’Occidente. Si affacciano lievi eco sui Beatles, il Vietnam, i primi passi del giovane Gorbačëv e la vita politica italiana, in un rapido sorvolo sugli anni Settanta: così vicini a noi e così vicini alla Seconda guerra mondiale.
Klausener Strasse è una storia vera e avvincente come un classico romanzo d’azione, frutto della lettura da parte dell’autore di documenti custoditi a Mosca e recentemente desecretati. È la documentata vicenda di un gruppo di uomini del Kgb che vissero per due mesi nel totale riserbo per dare il colpo di grazia al Terzo Reich. Per conservare quelle ombre e quelle leggende che dal 30 aprile del 1945 avevano gettato nel mistero la cremazione di Adolf Hitler nel suo bunker della Berlino assediata, alimentando supposizioni su una possibile fuga.