L’ex “somaro” Pennac racconta la sua esperienza di alunno prima e di insegnante poi, mescolando ricordi autobiografi ci e riflessioni sulla pedagogia, sulle universali disfunzioni dell’istituto scolastico e sul ruolo della famiglia. Con la solita verve, ma con una nuova furiosa dolcezza, l’autore movimenta riflessioni e affondi teorici con episodi buffi e toccanti e colloca la nozione di amore al centro della relazione pedagogica. E riflette sulla mai sedata sete di sapere che anima i giovani d’oggi come quelli di ieri.