Harry Haller vive in una condizione di impotente infelicità generata dal dissidio interiore tra l'"uomo" (quello che ha in sé di spirituale, di sublimato o per lo meno di culturale) e il "lupo" (il lato istintivo, selvatico e caotico). Chiuso in un isolamento quasi totale, arriva a un passo dal suicidio. Verrà "rieducato" alla vita comune da una donna incolta ma intelligente, che lo aiuterà a trovare la via per meglio comprendere le "non regole" dell'assurdo gioco della vita. Pubblicato nel 1927, in un'Europa in cui i regimi totalitari si vanno imponendo, Il lupo della steppa è uno dei romanzi più "radicali" e più affascinanti di Hesse.