È in una sera di ottobre del 1912 che Agatha Miller conosce il tenente Archibald Christie, un giovane pilota bello e sfacciato che insiste per danzare con lei. I due diventano inseparabili, e non bastano l'ostilità delle famiglie o la penuria di mezzi a impedir loro di sposarsi e coronare il proprio amore. Ma quando, nel 1919, Archie torna a casa dalla guerra, è un uomo molto diverso dal ragazzo che Agatha aveva conosciuto, e la vita con lui si rivelerà l'opposto di come la scrittrice l'aveva immaginata. Dicembre 1926. Dopo una furiosa lite, Agatha scompare. La sua auto viene ritrovata sulla riva di un profondo stagno; i segni lasciati dalle ruote e una pelliccia rimasta incomprensibilmente nel veicolo sono gli unici indizi su cosa possa esserle accaduto, o almeno così crede la polizia. Agatha, infatti, ha lasciato dietro di sé anche una misteriosa lettera, di cui solo Archie conosce l'esistenza e il contenuto. In poche ore, l'uomo si ritrova al centro di uno di quei gialli che hanno reso famosa la moglie, tra le implicite accuse degli agenti, l'insistenza della stampa e dell'opinione pubblica e le istruzioni della lettera, da cui dipende il suo futuro. Ma cosa si cela davvero dietro la scomparsa di Agatha? Attraverso questa interpretazione di un episodio enigmatico della vita di Agatha Christie, Marie Benedict ci mostra una donna forte, capace di affrancarsi dalla persecuzione maschilista del marito mettendo in atto quelle abilità logiche e creative che ne hanno caratterizzato le opere.