In quella calda giornata di maggio, Ernesto Landi faceva un po' di siesta dopo colazione quando sentì picchiar forte all'uscio.
— Chi è? — egli borbottò fra la veglia e il sonno.
— Sono io. Si può entrare?
— Un momento, — rispose Landi levandosi a sedere. — Un momento. Aspettami di là.
Egli aveva riconosciuto la voce di Lidia, la moglie di suo nipote Fìdoli, nella cui casa egli abitava da alcuni anni.
— Spicciati, — ripetè dal di fuori la voce piena d'orgasmo.
— Un momento. Ci sono disgrazie?
— Or ora ti dirò.
— Valentina?
— È a scuola.
— Lo so.... Temevo le fosse accaduto qualcosa.
— No, grazie al cielo, non si tratta di lei.... Ma se vengo a disturbarti così, avrò le mie ragioni.... Sei a letto che ti chiudi a chiave?
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Italian