1931. Mentre la città attende la prima di Natale in casa Cupiello, dietro l’immagine di ordine e felicità propagandata dal regime fascista, crescono povertà e disperazione. In un ricco appartamento vicino Mergellina vengono trovati i cadaveri di un funzionario della Milizia, Emanuele Garofalo, e di sua moglie Costanza. La statuina di san Giuseppe, patrono dei lavoratori, giace infranta a terra. Sulla scena del delitto, Ricciardi, che ha l’amaro dono di vedere e sentire i morti ammazzati, ascolta le ultime frasi della coppia, che non gli dicono granché. Il commissario dovrà girare a lungo, e sempre piú in corsa contro il tempo, per le strade di Napoli per arrivare alla verità.