Typee, romanzo d'esordio di Herman Melville, fu subito un caso letterario, e a lungo è stato considerato il suo capolavoro. Si tratta di un inno alla natura e al contempo un diario avventuroso, un romanzo esotico e un trattato antropologico. Si narrano le gesta realmente accadute al mozzo ventitreenne Herman Melville e al suo fedele amico Toby, che dopo oltre un anno e mezzo di navigazione sulla baleniera Acushnet decidono di disertare nel mezzo del Pacifico, sulle isole Marchesi, un paradiso terrestre in cui abitano delle terribili tribù cannibali. L'avventura e il reportage, le sofferenze fisiche e il terrore dell'ignoto si svolgono sempre sullo sfondo dell'incontaminata società polinesiana, incorrotta, libera e felice, ma avviata al suo inevitabile annientamento per mano della feroce e ipocrita colonizzazione occidentale.