Il Conte di Montecristo - Tomo IX - La vendetta
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Héloise (la seconda moglie di Villefort) vuole concludere il suo piano diabolico: uccidere Valentine, facendo in modo che suo figlio Édouard riceva tutta l'eredità. Ma Valentine riesce a sopravvivere. Infatti Noirtier fa capire al dottor d'Avrigny che aveva intuito da tempo che avrebbero avvelenato la nipote, e fino a quel momento era riuscito a salvarla dandole ogni giorno un poco della sostanza mortale, neutralizzandone così parzialmente gli effetti. Intanto Danglars è sull'orlo della rovina, l'unico modo per uscirne è dare in sposa Eugénie al ‘principe’ Cavalcanti per ottenerne la dote che avrebbe di certo risollevato le sue finanze. Dopo le pressanti richieste del padre, Eugénie accetta di sposare Andrea, o almeno così gli fa intendere. Qualche giorno dopo gran parte della Parigi che conta è a casa Danglars per assistere alla firma del contratto di matrimonio tra Eugénie e Andrea. Al suo arrivo nella casa il Conte di Montecristo racconta, mentre i preparativi per il contratto stanno per essere ultimati, che ha fornito al procuratore Villefort nuove prove sull'omicidio di Caderousse; sentendo questa notizia Andrea Cavalcanti si dilegua (verrà però poi catturato il giorno dopo). Approfittando della confusione generale Eugénie fugge dalla Francia assieme alla sua amante Louise d'Armilly. In poche ore Danglars è rovinato: ha perso la figlia e il matrimonio che doveva risollevare le sue finanze. Nel frattempo Montecristo affitta (sotto le mentite spoglie dell'abate Busoni) una casa confinante con quella dei Villefort e sorveglia la stanza di Valentine, impedendo più volte che Héloise la uccida col veleno. Il Conte si rivela a Valentine, le fa scoprire l'identità della sua assassina e la rassicura sul fatto che presto tutti i problemi saranno risolti. Dà da bere alla giovane una mistura che la fa cadere in un coma indotto: in questo modo tutti, compresa Héloise, credono che sia morta e ciò getta nella disperazione Morrel, Noirtier e Villefort. Mentre si svolge il funerale di Valentine, il Conte si reca da Danglars e gli chiede cinque milioni: egli aveva infatti presso Danglars un credito illimitato; questi sceglie di pagare il Conte in cambio di una ricevuta generale di sei milioni quindi fugge a Roma per riscuotere la lettera di credito in contanti. Montecristo poi incontra Morrel e gli impedisce di suicidarsi: gli si rivela come Edmond Dantès, gli chiede un mese di tempo per sistemare le cose, promettendogli che al termine di quel periodo non si opporrà al suo intento suicida, anzi lo aiuterà. Il processo di Benedetto/Andrea si avvicina: in un colloquio in prigione Bertuccio gli rivela l'identità del vero padre, cioè il procuratore Villefort. Arriva il giorno fatidico in cui Gérard di Villefort ha giurato di farla pagare all'assassino di Valentine. Villefort ha un confronto con Héloise; alla fine, con fare terribile e risoluto, il procuratore pone davanti alla moglie due soluzioni per fare giustizia: o il processo e l'esecuzione pubblica, che disonorerebbe tutta la famiglia, o il suicidio tramite il suo stesso veleno. Detto questo Villefort lascia la moglie per recarsi al processo di Benedetto/Andrea. Andrea rivela alla Corte che egli è in realtà il figlio di Villefort salvato dopo che questi lo aveva sepolto vivo nella casa d'Auteuil.