Il Visconte di Bragelonne - Tomo IV
La maschera di ferro e la fine dei moschettieri
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In questo quarto e ultimo tomo si susseguono incalzanti avvenimenti che condurranno alla conclusione della saga dei Moschettieri. Aramis sa che in una cella della Bastiglia è rinchiuso Filippo, il fratello gemello del sovrano, che è all'oscuro della sua vera origine ed è stato sacrificato fin dalla nascita per ragioni dinastiche. Il vescovo-moschettiere si reca nella cella di Filippo per liberarlo e convincerlo a partecipare al complotto per sostituire Luigi XIV mentre questi e tutta la sua corte sono alla festa del soprintendente Fouquet nel suo meraviglioso castello di Vaux. Il sovrano viene rapito da Aramis e Porthos e condotto alla Bastiglia, facendolo passare per Filippo. Aramis svela poi a Fouquet lo scambio di Luigi XIV con Filippo con la speranza che il ministro si schieri dalla sua parte. Al contrario Fouquet, davanti alla rivelazione di Aramis, si precipita alla Bastiglia e libera Luigi XIV. Il ministro spiega al vero re quello che è accaduto: Luigi XIV è incredulo di fronte alla rivelazione che un suo gemello ora domina la Francia al posto suo. Tuttavia Fouquet chiede al sovrano la grazia per Aramis e Porthos. Luigi è irremovibile e proclama che non avrà pace sino a quando i suoi moschettieri non avranno arrestati, vivi o morti, coloro che lo hanno tradito e umiliato. Luigi XIV ritorna al castello di Vaux e si presenta al gemello Filippo, rivendicando il trono. D'Artagnan dichiara Filippo suo prigioniero e il re gli ordina di esiliarlo nel carcere dell'isola di Sainte-Marguerite con il volto coperto da una maschera di ferro, fino alla fine dei suoi giorni. Nel contempo Raul, visconte di Bragelonne, segue il duca di Beaufort in Algeria per conquistare delle terre e qui viene ucciso (in realtà è una sorta di suicidio per il povero innamorato, tradito da Louise de La Vallière). Athos, che da quando Raul è partito deperisce sempre più, alla notizia della morte del figlio muore anche lui. Porthos, che fugge con Aramis dai moschettieri di Luigi XIV muore, sepolto dalle pietre in una grotta dell'isola di Belle-Isle dove Aramis gli aveva chiesto di fare esplodere un barile di polvere da sparo. Aramis riesce a fuggire in Spagna dove diviene ambasciatore e Luigi non lo fa più inseguire, anzi lo riaccoglie a corte. Qualche anno dopo D'Artagnan comanda la spedizione di guerra contro le Province Unite Olandesi. Ma proprio verso la fine della vittoriosa guerra D'Artagnan, mentre arriva un ufficiale che gli consegna il bastone e il brevetto di Maresciallo di Francia, viene colpito da un proiettile nemico e muore. Le ultime parole di D'Artagnan e di Dumas sono: "«Athos, Porthos, arrivederci. Aramis, addio per sempre!».Dei quattro valorosi, di cui abbiamo narrato la storia, non restava che un corpo solo: Dio aveva ripreso le anime". Termina così la trilogia dei moschettieri.