Si beve il chinotto, il rabarbaro e la cedrata. Si fumano le Nazionali, si viaggia sulle FIAT, le 127, le 128. Qualcuno sull'A112. Gli uomini politici vengono rapiti con le Renault 4, e le sinistre sembrano essere a un passo dall'agognata rivoluzione. Crescere a Primavalle, una delle tante borgate romane, vuol dire essere nel cuore del fermento politico, lì dove la Storia brucia più velocemente. Per quattro giovanissimi amici la vita corre ancora più in fretta, tra i primi atti di "giustizia proletaria" fino alla fondazione della Brigata Primavalle, uno dei più temuti gruppi di fuoco delle Brigate rosse. Tra spacciatori gambizzati e timidi amori, attentati al cuore dello Stato e corse con il Benelli, il tempo accelera il suo ritmo e i Settanta cedono il passo agli Ottanta. Il nuovo decennio appare subito difficile, con l'Italia che si mette il vestito buono, promettendo ostriche e champagne per tutti. Mentre la stagione della lotta armata sembra volgere al termine, per i quattro amici inizia l'inevitabile resa dei conti, più drammatica e sanguinosa di quanto si possa immaginare.