La Russia è stata sempre un mondo a sé, fiera della sua “alterità” di cultura e di storia rispetto all’Occidente, con il quale ha rifiutato qualsiasi tentativo di omologazione, come pure la condivisione di un destino comune. Il suo connotato nell’era degli zar è stato caratterizzato dall’assolutismo monarchico, dalla fusione totale del potere dello Stato con l’ortodossia religiosa e dalla missione di Grande Madre universale del mondo slavo. I rapporti con l’Ovest sono sempre stati improntati a reciproca diffidenza, anche nei momenti delle alleanze e delle iniziative comuni. È una grande potenza e una grande civiltà, demonizzata e divinizzata nell’opinione occidentale a seconda dei problemi interni e delle aspirazioni della nostra società nei suoi diversi momenti storici.