La Via del Rifugio può essere considerato un testo rappresentativo fin dall’inizio della poetica gozzaniana, tale anzi da riassumere tutti gli elementi fondamentali del suo universo lirico. Ne possiede tutti i requisiti: la pretesa ingenuità, l’ironia e la parodia letteraria, l’abilissimo trattamento dell’artificio poetico. Al fasto del 'Poeta-alla-D’Annunzio', Gozzano oppone l’attrattiva per l’esistenza tranquilla e mediocre del vecchio contadino o delle filatrici di canapa, agli amori per le attrici o le principesse ha sostituito gli amori ancillari, per le domestiche o per le cuoche, ha evocato un mondo del passato, una vita 'piccola e borghese', casalinga e campagnola, di contro all’eleganza corrotta della vita cittadina.