Raspe dà vita e voce a un personaggio realmente esistito – si chiamava Karl Friedrick Hieronymus barone di Münchhausen ed era un ufficiale di cavalleria tedesco – e, accogliendo suggestioni dal Gulliver di Jonathan Swift, (ma anche da tutta la letteratura comica, ironica e fantastica che va dal Gargantua di Rabelais al Candide di Voltaire), ne racconta le incredibili avventure. Si tratta di storie in cui il fantastico si mescola con l’esagerato, il meraviglioso con il comico; storie sempre affascinanti e divertenti, in un gioco di invenzioni che appare inesauribile. Il teatro principale di tali iperboliche avventure è una campagna militare in Russia, contro i turchi. Inoltre, tra tutte, celeberrime, fino a essere proverbiali, le sue prodezze in Francia, dove il barone difende addirittura la regina dalla rivoluzione in atto. In un’altra occasione, infine, Münchhausen se ne va a spasso su delle vere e proprie palle di cannone, per perlustrare una fortezza nemica: l’episodio è annoverato tra le prime ricognizioni aeree della storia bellica occidentale.