Il libro di Nicola Tedesco che il lettore stringe tra le mani si presenta come un convincente esercizio di pensiero critico declinato in chiave storica. Lo si potrebbe per certi versi legittimamente intendere come un ambizioso e riuscito tentativo di delineare una filosofia della storia dell’umanità, con particolare riferimento a quella occidentale: un coinvolgente affresco storico-filosofico dell’evoluzione umana, secondo un tragitto che dalle comunità delle origini porta all’odierno homo neoliberalis, atomo digitale in concorrenza perpetua con i propri simili. Senza disconoscere gli elementi di evoluzione che indubbiamente hanno accompagnato il corso storico e che Nicola Tedesco non si sogna di negare, ciò che colpisce della sua ficcante analisi è la capacità di evidenziare le criticità e i limiti, sempre più palesi del resto, della cosiddetta ideologia del progressismo, la religione degli uomini contemporanei della civiltà tecnomorfa. Un libro che merita di essere letto e meditato, poiché ci fa riflettere controcorrente sui nodi fondamentali del nostro presente. (dalla prefazione di Diego Fusaro)