Il rapporto tra Islam ed Occidente è al centro di questo saggio di Khaled Fouad Allam. L’autore chiarisce subito che l’Islam non è un sistema omogeneo nè tanto meno statico. Come tutte le culture, si evolve, cresce, si modifica, e, come dimostra la tragica esperienza dell’11 settembre, sta attraversando una profonda crisi di passaggio. La civiltà islamica, malata di “occidentalite" – termine coniato dal pensiero musulmano per definire la patologica attrazione esercitata dalla cultura occidentale – si è trovata ad un bivio significativo: entrare a far parte del “villaggio globale”, modificando la propria identità, o rifiutarlo, richiamandosi ai valori della tradizione. La reazione estremista, il nuovo fondamentalismo, che associa la violenza al sacro, nasce perciò, nella visione di Allam, dalla frustrazione di una comunità che si sente usurpata della propria autonomia.