Tano Martini indaga su due efferati omicidi avvenuti nei dintorni di Cosenza. Gli inquirenti del posto hanno ormai gettato la spugna, ma i casi impossibili sono le sfide cui il giovane vicequestore non sa rinunciare, nelle quali può mettere alla prova il suo straordinario acume investigativo.
È la contessa Adelaide de Nobellis, che vive nel suo castello di Belvedere, a picco sull’intenso mare calabro, a rivolgersi al cugino, il questore Guglielmo de Castris, grande amico di Tano Martini, per chiedere l’intervento dei due poliziotti. Dopo la morte di Marianna Alpighi in Malefatti, barbaramente pugnalata al cuore durante il ballo in maschera che la contessa dà ogni anno, Adelaide de Nobellis teme per la vita di Marina, la figlia di Marianna. Nessuno, in quei luoghi, ha dimenticato che anche il padre della ragazza, Gustavo Malefatti, è stato ucciso quattro anni prima allo stesso modo.
Comincia da qui la seconda indagine del commissario Tano Martini, che abbiamo conosciuto nel primo libro, Il Marchese di Scanno, uscito nel maggio scorso, alle prese con le antiche pergamene di un serial killer che il terremoto de L’Aquila aveva casualmente riportato alla luce. Ma tra balli, inviti, castelli e tenute facoltose il compito che aspetta Martini e De Castris, stavolta è ancora più complicato. Ci sono intrighi difficili da portare alla luce, c’è un terzo delitto. E Tano dovrà difendersi anche dalle avances di Marina, perdutamente innamoratasi di lui.