In una New York avvolta dal ritmo frenetico del commercio, emerge un personaggio silenzioso e al contempo "fragoroso": Bartleby, uno scrivano assunto in un ufficio legale. All'inizio, la sua efficienza e compostezza sembrano impeccabili, ma presto la sua risposta enigmatica e impertinente — "Preferirei di no" — inizia a risuonare come un inno di ribellione silenziosa, rompendo il fragile equilibrio del suo piccolo mondo. Cosa nasconde questa resistenza passiva? È una forma di protesta, un grido d'aiuto, o semplicemente un abisso insondabile di apatia? Attraverso lo sguardo del suo datore di lavoro, ci immergiamo in una storia che esplora le profondità dell'alienazione umana, il peso delle convenzioni sociali e il mistero di un'anima irriducibile. Herman Melville ci regala un racconto che sfida le etichette, lasciando il lettore con domande che risuonano fino alla parola "fine". "Bartleby lo scrivano" è un viaggio enigmatico, dove il silenzio è più rumoroso di mille parole.