Dopo la Gloria dell’Incarnazione, la missione e l’esilio si sono alternati nella percezione del credere cristiano in Occidente, nell’eco del lontano inno davidico: “Forestiero e pellegrino son io, come tutti i miei padri” (Salmo 39), dalla “ramogna” di Dante alla solitudine di Barbiana per don Milani. Questa coscienza non è stata tuttavia primaria e, come richiama Rilke, occorre che Dio “si strappi” dai quadranti delle cattedrali perché il popolo si ricordi del cammino. Il libro percorre le stazioni, secolo per secolo, di questo difficile viaggio, sino all’incendio recente della cattedrale di Notre-Dame di Parigi.