Il Conte di Montecristo - Tomo III - Il tesoro e le ricompense
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Giunto a Livorno, Dantès si unisce ai contrabbandieri e riparte per varie spedizioni, acquistando la fiducia di tutta la ciurma. Durante questo periodo Dantès si rende sempre più conto di come la sua lunga esperienza in prigione lo abbia cambiato, sia fisicamente che psicologicamente: da giovane idealista è diventato un uomo intenso, vicino all'ossessione per i suoi propositi di vendetta. Edmond coglie al volo l'occasione di una spedizione di contrabbando in cui si fa scalo all'isola di Montecristo per cercare il tesoro indicato da Faria. Dopo affannose ricerche, finalmente Edmond trova l'apertura che dà accesso a un sotterraneo, all'interno del quale rinviene il favoloso tesoro di Guido Spada. Di ritorno in Italia ha con sé alcune gemme con le quali si procura grandi liquidità: acquista così uno yacht per se stesso con il quale prelevare indisturbato il tesoro dall'isola di Montecristo. Saputo della morte del padre e della scomparsa dell'amata Mercedes, Dantès torna a Marsiglia per ottenere ulteriori informazioni. Si reca perciò all'albergo del Pont du Gard, gestito con scarso successo da Gaspard Caderousse, a cui si presenta sotto la falsa identità dell'abate Busoni. Qui Caderousse, sia per il desiderio di entrare in possesso di un prezioso diamante sia per render onore al vero, racconta all'abate la storia del complotto e della morte del padre di Edmond. Alla fine l'abate si accomiata da Caderousse donandogli un diamante. Il giorno dopo Dantès si presenta, sotto le sembianze dell'inglese Lord Wilmore al sindaco di Marsiglia, dal quale apprende che l’armatore Morrel, per quanto onesto e probo, è sull'orlo della bancarotta. Dantès entra in casa Morrel e scopre che la famiglia è ormai impoverita. Mentre Morrel e Wilmore discorrono, giunge la terribile notizia dell'affondamento del Pharaon, che sancisce di fatto la bancarotta della Società Morrel. Questi è sempre più depresso e preoccupato e prepara il suicidio, ma non sa che Dantès, in nome di tutto quello che l'armatore aveva fatto per lui si sta preparando a tirarlo fuori dai guai, nascondendo la sua vera identità dietro lo pseudonimo di Sinbad il marinaio. La famiglia Morrel passa dal dolore alla gioia, mentre, in disparte, Sindbad il marinaio, alias Edmond Dantès, assiste alla scena per poi salpare col suo yacht. Chi doveva essere ricompensato lo è stato, adesso è il momento di preparare la vendetta.