"Il giocatore" di Fëdor Dostoevskij, pubblicato nel 1866, è diventato un capolavoro e un punto di riferimento della narrativa russa dell'Ottocento. Dostoevskij analizza il gioco d'azzardo in tutte le sue forme con i diversi tipi di giocatori, dai ricchi nobili europei, ai poveretti che si giocano tutti i loro averi, ai ladri tipici dei casinò. È anche uno studio delle diverse peculiarità delle popolazioni europee: la severità del barone tedesco, la vanità del conte italiano, il ricco gentleman inglese e il francese manipolatore.