Questa raccolta di novelle, favole e leggende su Roma, scritte in dialetto romanesco, fu edita nel 1907. Le storie sono in parte ricordi della fanciullezza dell’autore, in parte leggende ricevute molti anni dopo dalla voce di “vecchie narratrici”. È un saggio delle tradizioni popolari di Roma, una delle città meno esplorate in fatto di letteratura popolare. Per non “arimanecce de pietra pomicia”, ma “scialà’ e ggodesse” la lettura, si consiglia di non leggere “in prescia e in furia”.