In una città che non ha mai dimenticato gli orrori dell’occupazione nazifascista, all’inizio degli anni ’80 uno storico vercellese, Aristide Cernusi, avvia una ricerca il cui scopo è dimostrare che alla fine della guerra di liberazione non tutti i partigiani avevano consegnato le proprie armi. A sostegno della sua versione dei fatti, un vecchio partigiano gli consegna un revolver Saint-Etienne 1892, avuto in dono durante la Resistenza da un partigiano francese, e una scatola di proiettili, raccomandandogli di non rivelarne l’esistenza, perché collegato a un segreto inviolabile.
Molti anni più tardi, nel mese di settembre del 2016, in una palazzina di via Marco Polo, la vedova di Aristide Cernusi viene massacrata da un individuo che ruba la Saint-Etienne 1892. L’ispettore Corsini e i suoi collaboratori mettono a soqquadro Vercelli, indagando dagli ambienti malavitosi della città fino al mondo accademico. Un’indagine a tutto campo, per acquisire gli elementi utili ad individuare il responsabile dell’efferato omicidio e i suoi possibili complici, che svelerà anche il segreto collegato al misterioso revolver.