In Omero, Zeus è il «padre degli dèi e degli uomini»: vale a dire non un dominatore assoluto, bensì il capo della famiglia divina, colui che convoca le assemblee celesti e prende le decisioni supreme, un patriarca, anzi l’espressione stessa della cultura patriarcale. È molto più forte delle altre divinità e il suo potere si basa sul fulmine e sulla folgore con cui sottomette dèi e uomini. Ma c’è un altro aspetto: Zeus è il dio capace di generare continuamente senza mai invecchiare, ed è questo, la sua pioggia che feconda i campi, a rendere possibile la vita. Tutto ciò nel mito si traduce in innumerevoli storie d’amore con dee e mortali, tanto che a lui molte stirpi aristocratiche facevano risalire le proprie origini. Infatti, la semplice forza non basterebbe a farne il re degli dèi, poiché sarebbe solo brutalità.