Il suicidio dell'Europa
Sovranità, Stati nazionali e "grandi spazi"
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La crisi attuale dell’Unione europea viene da lontano, essendo inscritta negli atti fondatori delle prime comunità. Il rifiuto pregiudiziale di un’Europa politica, pur comprensibile all’epoca – in un continente che era stato dilaniato e impoverito da una guerra diventata presto un conflitto di ideologie –, si è trasformato negli anni in un micidiale fattore di impotenza. Terra ‘liquida’ di conquista per interessi di natura finanziaria al servizio della volontà di potenza di altre entità, dagli Usa ai paesi arabi alla Cina,l’Europa si avvia verso il suo ineluttabile tramonto.
L’egemonia tedesca – legittimata dalle sentenze ‘sovraniste’ della Corte costituzionale federale – si sta rivelando essa stessa, per la sua mancanza di visione strategica complessiva, un ulteriore elemento di divisione e di scontento. L’Europa vive da sempre “sotto gli occhi dei Russi” (Carl Schmitt), ma si agita scompostamente tra la sua incapacità di fare fronte alle crisi migratorie, il culto della concorrenza economica e le retoriche dei diritti dell’uomo, sanzionando commercialmente la Russia, ma dando spazio alle mire politiche della Turchia neoottomana.
Si stanno formando nuovi “grandi spazi” politici in Europa e intorno ad essa, ma il nucleo duro della vecchia Europa resta sordo ai cambiamenti epocali che la scuotono. La sua agonia sarà lunga, ma allo stato il suo suicidio certo.
AGOSTINO CARRINO è Professore ordinario di Istituzioni di diritto pubblico nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Napoli Federico II. Ha insegnato Sociologia del diritto nell’Università di Cagliari, Filosofia del diritto e Diritto costituzionale nello stesso Ateneo Federico II e Staatslehre nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Vienna. È stato Professore invitato e ha tenuto conferenze e lezioni in varie Università italiane e straniere: Paris-Ouest, Paris Panthéon Assas, Paris Sceaux, Caen, Würzburg, Barcelona, Saarbrücken, Hamburg, Washington University (St. Louis), San Diego SU, Humboldt Universität, Edge Hill, Colorado Springs.
Ha curato vari convegni internazionali, di cui sono stati pubblicati gli atti: Legalità e legittimità in Carl Schmitt (Esi, 1999); L’Europa e il futuro della politica (Società Libera, 2002); I diritti umani tra politica, filosofia, storia (Guida, 2003); Stato di diritto e democrazia nella Costituzione del Liechtenstein (Giappichelli, 2009). Ha curato le edizioni italiane di opere di Kelsen, Schmitt, Hoffmann, Oakeshott.
Tra le sue opere: Stato e filosofia nel marxismo occidentale (Jovene, 1981); L’irrazionale nel concetto (Esi, 1983); L’ordine delle norme (1984, Esi, III ed. 1992; versione tedesca: Die Normenordnung, (Springer, 1998); Scienza e politica nella crisi della modernità (Edizioni Lavoro, 1989); Sovranità e Costituzione nella crisi dello Stato moderno (Giappichelli, 1998); Democrazia e governo del futuro (Edizioni Lavoro, 2000); Oltre l’Occidente. Critica della Costituzione europea (Dedalo, 2005); La destra e le libertà (Guida, 2010); Das Recht zwischen Reinheit und Realität (Nomos, 2011); Il problema della sovranità (Rubbettino, 2013); German Legal Philosophy (1900-1945), in Treatise of Jurisprudence and Legal Philosophy, vol. 12 (2016). Per Mucchi, La dottrina dello stato e la sua crisi. Problemi e prospettive (Piccole Conferenze, 12); Il suicidio dell'Europa (2016). Dirige, con Aljs Vignudelli, LO STATO, rivista semestrale di Scienza Costituzionale e Teoria del diritto (Mucchi) e la collana I Quaderni de "Lo Stato" (Mucchi).
Lavora, con Hasso Hofmann, sulla filosofia del diritto di lingua tedesca nel Novecento per il Treatise of Jurisprudence and Legal Theory (vol. 12, Springer).