Il commendatore Ariberti è un uomo di mezza età la cui vita scorre placidamente ma anche mediocremente. Metodico fino all'ossessione, le sue serate sono scandite dal tè, preparatogli dalla governante sempre alla stessa ora.
Proprio questo suo vivere la vita con il freno a mano tirato, questo suo non sapersi abbandonare a piaceri e passioni, gli ha impedito di raggiungere molti degli obiettivi a lui cari in gioventù. Non ha mai avuto famiglia, non ha viaggiato tanto, non ha dato ascolto alla sua inclinazione letteraria—insomma, giunto alla soglia dei cinquantacinque anni, il Commendatore può dire di aver vissuto una vita a metà. Una notte però, dopo il suo solito tè, una visita inaspettata stravolge tutti i suoi equilibri. Con sua grande sorpresa, il Commendatore scoprirà che il diavolo, dopo tutto, non è così brutto come viene raffigurato nei dipinti.
Anton Giulio Barrili (1836-1908) è stato uno scrittore italiano. Molto prolifico, scrisse più di cinquanta romanzi. Barrili ebbe un grande successo di pubblico e critica e contò tra i suoi ammiratori anche Benedetto Croce che lo apprezzava per il suo stile scorrevole e le trame articolate e coinvolgenti.