L’esperienza pandemica da SARS-CoV-2 impartisce precise lezioni: costruire gli Stati Uniti d’Europa e, in tale contesto, organizzare il SSSRE: Servizio sociosanitario regionale europeo anche, ma non solo, per superare la frammentazione organizzativa del sistema sanitario regionale italiano. Uscire dalla dimensione ospedalocentrica, riportare al centro il Distretto sociosanitario, anteporre la salutogenesi alla patogenesi sono imperativi categorici. Partendo da un’ecologia del pensiero, va riformulata e aggiornata la formazione e la collocazione del personale affinché l’organizzazione, extraospedaliera e ospedaliera, possa entrare in osmosi e quindi agire come soggetto unitario. Il digitale dev’essere lo strumento attraverso il quale promuovere questa nuova dimensione organizzativa e la comunità locale, l’agente che concorre alla sua realizzazione.