Limes - Moneta e impero
Opis książki
Il numero di Limes di febbraio 2015 di Limes si intitola "Moneta e impero" ed è dedicato alla geofinanza.Un viaggio nell’universo spesso opaco della finanza internazionale, alla scoperta dei suoi centri di potere, dei suoi strumenti d’azione e delle principali partite in corso: dalle grandi piazze finanziarie ai potenti governatori delle Banche centrali, dai fondi sovrani al destino dell’euro, passando per la finanza islamica e il crescente protagonismo finanziario dell’Asia.L'introduzione, a firma di Brunello Rosa (“La guerra delle valute”), descrive il conflitto monetario strisciante ingaggiato dalle principali banche centrali per agevolare la ripresa delle rispettive economie e le implicazioni di tale braccio di ferro per la tenuta dell'euro.La prima parte, "La potenza del dollaro nella guerra delle valute", illustra ragioni e prospettive del perdurante primato monetario statunitense, in un contesto di crescenti tensioni tra le grandi valute del globo. Si segnalano qui gli articoli di Dario Fabbri (“Burro e cannoni: il segreto del dollaro è la grandezza dell'America”), Giorgio Arfaras (“L'illusione della certezza: così funzionano i mercati”) e Charles Geisst (“I lupi di Wall Street perdono il pelo ma non il vizio”).La seconda parte, "Noi nell'euro senza Europa", analizza in dettaglio la cruciale partita europea, dal cui esito dipende il futuro della moneta unica e della stessa Unione Europea. Segnaliamo qui i contributi di Alessandro Aresu e Andrea Garnero (“Whatever it takes. Mario Draghi signore d'Europa”), Vincenzo Chiorazzo (“Chi detiene il debito pubblico dell'Italia?”) e Keith Botsford (“Was ist deutsch? Note su un'identità difficile”). In questa sezione, anche un articolo di Piero Schiavazzi (“Il tesoro del papa”) sulle finanze vaticane e un originale contributo storico di Antonio Patuelli (“Quando la moneta unica era la lira”) sul panorama monetario dell'Italia preunitaria.La terza parte, "Chi sfida il dollaro e chi fa da sé", offre una panoramica degli attori finanziari altri da Washington e delle loro strategie. In questa sede si evidenziano i saggi di Gian Paolo Caselli (“Mosca prova a fare a meno del dollaro”), Giorgio Cuscito (“Dove e perché investe la Cina”), Lorenzo Declich (“Quanto è islamica la finanza islamica?”) e Mauro Guerra (“Con il segreto bancario se ne va un pezzo di Svizzera”).In Limes in più, due contributi extra-monografici di segno opposto sulla crisi russo-ucraina: Evhen Dykyj (“L'Europa ci aiuti o Putin tornerà!”) e Armen Oganesjan (“La Bibbia non l'ha inventata Putin”).Chiudono il numero le carte storiche selezionate e commentate da Edoardo Boria. Limes, rivista italiana di geopolitica, diretta da Lucio Caracciolo, è stata fondata nel 1993 e si è ormai affermata come uno dei più influenti e autorevoli luoghi di riflessione geopolitica in Europa.A differenza di altre riviste di geopolitica, Limes si basa sull'incrocio di competenze e approcci molto diversi. A essa collaborano infatti studiosi (storici, geografi, sociologi, politologi, giuristi, antropologi eccetera) ma anche decisori (politici, diplomatici, militari, imprenditori, manager eccetera), in uno scambio aperto di opinioni e in una feconda contaminazione di approcci. Salvo le opinioni apertamente razziste, in quanto tali avverse a un dibattito aperto e paritario, tutte le idee politiche e geopolitiche hanno pieno accesso alla rivista.