Al confine con la Georgia, il protettorato russo una volta noto come Ossezia del sud
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Non c’è traccia sulle cartine geografiche, nemmeno in quelle più recenti, dello Stato di Alania. È questa la nuova denominazione scelta dagli osseti che hanno partecipato al referendum dell’aprile del 2017. Gli alani erano un’antica popolazione di stirpe iranica del Caucaso da cui discendono gli stessi osseti. Poco più di 30.000 persone hanno deciso il nome di un francobollo di terra sperduto fra le montagne di una delle regioni del pianeta più ricche e variegate dal punto di vista etnico, linguistico e culturale. Nelle valli dell’Ossezia meridionale per secoli i villaggi di etnia osseta hanno coesistito fianco a fianco con i villaggi di etnia georgiana. Poi è arrivata la fine dell’Unione Sovietica e la guerra agli inizi degli anni Novanta, cui ha fatto seguito un’altra guerra, ancora più drammatica, nel 2008. Della componente georgiana nello Stato di Alania non c’è quasi più traccia. Scuole chiuse e villaggi abbandonati, i pochi che sono rimasti subiscono l’assimilazione. Qui raccontiamo il passato e il presente di uno Stato che non c’è.