Fino a tempi recenti la conoscenza scientifico-filosofica ha prevalentemente rimandato a un'idea di centro che dispone in buon ordine la realtà attorno a una ragione sovrana, da cui peraltro promana la configurazione gerarchica che le è congeniale. Da alcuni decenni si va invece definendo un diverso approccio conoscitivo che ha rinunciato non solo alla prospettiva «dell'occhio di dio» ma a qualunque intelligenza data a priori. E questo perché nella ricerca scientifica si è sempre più manifestata una netta tendenza al multiplo, al temporale, al complesso, a tutto ciò che interrompe la simmetria, la linearità, l'equilibrio. Non a caso i ricercatori di discipline tra loro differenti – in particolare, biologia, demografia, meteorologia, economia, fisica, psichiatria, matematica, cardiologia ed ecologia – hanno fatto proprio il concetto di caos, riformulando i correlati concetti di ordine e disordine. Siamo dunque nel pieno di una rivoluzione epistemologica che attribuisce alla concezione acentrica una rilevanza straordinaria nel sapere contemporaneo, con conseguenze ancora tutte da indagare.
saggi di Cornelius Castoriadis, Elisabetta Donini, Paul K. Feyerabend, Giulio Giorello, Franco La Cecla, Emmánuel Lizcano Fernández, Edgar Morin, Jean Petitot, Ilya Prigogine, Pierre Rosenstiehl, Salvo Vaccaro.
Luca Guzzardi (Como 1975), filosofo e storico della scienza, ha svolto attività di ricerca all'Università degli Studi di Pavia, all'Osservatorio Astronomico di Brera e in numerosi istituti europei.