Benito Mussolini approda a Genova per una visita ufficiale. Siamo nel maggio del 1938 e il Duce conta di fermarsi in Liguria per quattro giorni. Il commissario Boccadoro, ricevuta la soffiata da un detenuto, segue attentamente gli spostamenti di Mussolini nella città, cercando di mettere insieme i pezzi di un probabile complotto dai contorni difficilmente afferrabili. Mescolando personaggi reali alla più pura finzione letteraria, con “Nero dominante” d’Amaro costruisce un thriller politico dalla rigorosa ambientazione anni Trenta. Fra estremismi ideologici e storie di vita quotidiana, la sua Genova si presenta così come la tavolozza ideale su cui dipingere, a tinte vivaci, il tramonto di un mondo opprimente.
Armando d’Amaro nasce a Genova nel 1956. Residente a Calice Ligure, dopo la laurea in Giurisprudenza ha esercitato per anni attività forense e accademica. A partire dal 2007, però, si dedica a tempo pieno alla scrittura di romanzi noir, alla critica d’arte moderna e alla stesura di testi teatrali e musicali. Fra i suoi molti libri, tutti pubblicati da Fratelli Frilli Editori, si possono citare “La farfalla dalle ali rosse” (2008), “Liberaci dal male” (2010), “Il testamento della Signora Gaetani” (2016) e “La mesata” (2016). D’Amaro ha inoltre pubblicato vari racconti su rivista e curato le due antologie “Incantevoli stronze” (2008) e “Donne, storie al femminile” (2009).