lavoratori migranti costituiscono oltre il 90 per cento della forza-lavoro del Qatar. Senza il loro duro impegno, i Mondiali di calcio del 2022 sarebbero rimasti un sogno per chi li ha organizzati.
Questo libro racconta le vite sacrificate – oltre seimila, secondo accreditate inchieste giornalistiche – per il trionfo dello sportwashing, la strategia con cui, attraverso l’organizzazione di grandi eventi sportivi, si distoglie l’attenzione dalle violazioni dei diritti umani, e denuncia i limiti estremi cui è arrivato, nello Stato del Golfo, lo sfruttamento del lavoro migrante, nel silenzio del business del pallone.
“Riccardo Noury lucidamente propone analisi e riflessioni che devono diventare patrimonio comune di chi ama lo sport e soprattutto di chi lo gestisce a livello planetario”. (Riccardo Cucchi)