Trattato sul governo di Firenze
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Quest'opera fu scritta da Savonarola tra il 1497 e il 1498, a seguito della cacciata dei Medici da Firenze. Fu proprio lui, da sempre strenuo oppositore della famiglia medicea, a essere incaricato di organizzare la Repubblica. Le invettive di Savonarola contro la corruzione dei costumi e contro il clero gli erano valse una crescita enorme di consensi e di fedeli, ma per rendere il trattato più comprensibile e garantirgli maggiore diffusione decise di non scriverlo in latino ma in volgare. Secondo Savonarola, che vedeva in Firenze la nuova Gerusalemme dalla quale fare partire una grande riforma cristiana, un buon governo non può prescindere dalla stabilità politica e dall'equilibrio civile. Si tratta di uno dei testi più importanti del pensiero italiano del Quattrocento e introduce alcuni dei concetti più moderni legati alla democrazia, tanto che da molti è stato paragonato alla Repubblica di Platone. All'interno - come in tutti i volumi Fermento - gli "Indicatori" per consentire al lettore un agevole viaggio dentro il libro.