Il vero mondo di Francesco Giuseppe, imperatore a diciotto anni nel cruciale 1848, fu l'esercito: non tolse mai l'uniforme, ma alla guerra fu nettamente contrario. Conobbe solo sconfitte. Il ricordo di Solferino e gli insegnamenti di Metternich lo spinsero a una politica di pace irrealizzabile. Tanti i suoi lutti: la figlia Sofia, di due anni, la cugina Matilde d'Asburgo-Teschen, il fratello Massimiliano, imperatore del Messico, fucilato dai rivoltosi, il figlio Rodolfo d'Asburgo-Lorena, suicida a Mayerling, e l'amata moglie Sissi, uccisa da un anarchico nel 1898. Il 28 luglio 1914 ai "suoi popoli" parlò dei disegni della Provvidenza, in risposta ai suoi errori. Morì il 21 novembre 1916, insieme a quella Mitteleuropa di cui Vienna fu centro.