Ambientato tra Milano e Massa, Io e le Noir è un diario che prende le mosse da un classico: l’innamoramento tra il paziente e il terapeuta, nella fattispecie tra Nora (la Noir del titolo) e Andrea, psicologo e psichiatra. La convivenza tra i due mostrerà però ben presto la corda, facendo emergere differenze caratteriali inconciliabili, al punto che Nora – irrimediabilmente depressa – deciderà di suicidarsi. Oppure sarà stato il dottor Barra – esasperato dall’egocentrismo di Nora – a indurla a suicidarsi, a furia di somministrarle ansiolitici e antidepressivi che calmavano il suo animo inquieto e i suoi accessi d’ira ma che le provocavano anche dei picchi d’umore così contrastanti da farla precipitare in una grave forma di esaurimento nervoso? Il terapeuta Andrea – come un dominus in grado di decidere della vita o della morte della sua paziente – diventa un burattinaio che muove i fili del suo burattino, la paziente Nora.