Washington D.C., anni '50. Il reverendo Hickman e la sua piccola congregazione sono sulle tracce del Senatore Sunraider, hanno una notizia da dargli, sono spinti da una vera urgenza. Provano a cercarlo nel suo ufficio, ma vengono allontanati in malo modo: il Senatore non vuole avere a che fare con persone di colore, non lo ha mai fatto, le sue idee politiche non glielo permettono. Al gruppo non rimane che assistere alla seduta del Senato, nella quale il Senatore prende la parola, in un discorso segregazionista, violento e squisitamente retorico. A un certo punto un ragazzo si alza e comincia a sparare con il chiaro scopo di ucciderlo. Quasi spacciato, viene portato in ospedale e lì, al suo capezzale, pretende la presenza di Hickman in un viaggio a ritroso nella memoria di entrambi, che ha il suo culmine in una lontana celebrazione del giorno di Juneteenth, ovvero del 19 giugno 1866, data in cui gli schiavi del Texas, finalmente, furono informati del Proclama di Emancipazione che li liberò dalle catene.