La Comune di Parigi
marzo-maggio 1871. Storia e interpretazioni
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A 150 anni dalla Comune di Parigi, l'evento più significativo per l'inizio della democrazia e del socialismo in Europa, si propongono alcuni documenti originali di quei due mesi che cambiarono per sempre il mondo. Dal 18 marzo al 28 maggio 1871 la popolazione di Parigi impose la proclamazione della Repubblica, la fine della guerra contro la Prussia e le prime riforme sociali. La Comune, che adottò a proprio simbolo la bandiera rossa, elesse la propria assemblea, eliminò l'esercito permanente e armò i cittadini, stabilì l'istruzione laica e gratuita, rese elettivi i magistrati, retribuì i funzionari pubblici con salari uguali a quelli degli operai e favorì le associazioni dei lavoratori.
Fin dal suo principio la Comune diede grande importanza all'individualità: libertà d'espressione, di coscienza, di lavoro e d'intervento nelle decisioni comunali. Durante la sua breve esistenza si sperimentarono forme di governo autonomo come il consiglio elettivo, i club di organizzazione politica di base e i gruppi di attività politica delle donne.
Fu un'esperienza politica ispirata dall'anarchismo e direttamente dalle opere di Karl Marx che morì il decennio successivo.
Repressa duramente nella "settimana di sangue", la Comune di Parigi divenne ispirazione per le successive insurrezioni popolari in tutto il mondo e per i processi rivoluzionari del Novecento.