Thriller - racconto lungo (37 pagine) - Il primo peccato è la superbia!
Ilario Belviso è un mostro. La conferma ce l’ha ogni mattina, davanti allo specchio. E nello sguardo di chi lo osserva con disgusto. E con paura. Ma Ilario è un mostro determinato e la sua malattia, la sindrome di Treacher-Collins, non ne ha mai scalfito la risolutezza. Quando il noto criminale De Pretis lo ingaggia per risolvere una questione altamente privata, Ilario non può dire di no. Chi sta giocando con la vita del figlio dell’uomo più potente di Roma? Mentre si muove tra ambienti loschi e pericolosi a casa lo attende la seduzione di Nadia, giovane e incredibilmente bella, in attesa davanti a una scacchiera. La partita è iniziata e ogni mossa è determinante. In palio qualcosa di altamente erotico. E dannatamente perverso. Una partita che Ilario può vincere solo peccando di Superbia…
Il primo racconto di una nuova serie crime da non perdere!
Alberto Odone nasce a Vercelli e inizia a scrivere narrativa ai tempi dell'università (frequenta Economia Aziendale alla Bocconi) e il suo primo racconto breve vince un concorso letterario promosso proprio dall'università. Si dedica alla scrittura di racconti e romanzi sia mainstream che di genere. Nel 1996 vince il Gran Giallo di Cattolica con il racconto La Lama e l'inchiostro. Nel 2002 pubblica il racconto Inferno con Longanesi. Vince il Premio Tedeschi del Giallo Mondadori nel 2018 con il romanzo La meccanica del delitto.