Da libro: “Quando il corpo non è più in grado di eseguire le funzioni corporee del mondo naturale che corrispondono ai pensieri e agli affetti, che lo spirito ha dal mondo spirituale, l’uomo si dice che è morto. Questo avviene quando cessano la respirazione dei polmoni e i battiti del cuore. Ma l’uomo non muore; egli è semplicemente separato dal corpo che usava nel mondo, mentre l’uomo stesso continua a vivere. Si dice che l’uomo stesso continua a vivere poiché l’uomo non è un uomo a causa del suo corpo, ma a causa del suo spirito, perché è lo spirito che pensa nell’uomo e il pensiero con l’affetto è ciò che costituisce l’uomo. Evidentemente, quindi, la morte dell’uomo è semplicemente il suo passaggio da un mondo ad un altro. E questo è il motivo per cui nella Parola nel suo senso interno “morte” significa resurrezione e continuazione della vita…”