Napoleone Bonaparte non fu soltanto il grande stratega militare e conquistatore di mezza Europa: oggi si mette più in risalto il suo ruolo di governante e politico, "erede" della Rivoluzione francese, della quale seppe trasferire nel suo governo, ancorché centralizzato e dirigistico, gli ideali di uguaglianza sociale, di libertà di idee e di tolleranza. Un patrimonio inalienabile che venne così salvaguardato e sancito per sempre nel Codice civile napoleonico, e trasferito nel sentimento comune dei cittadini europei, prossimi a combattere le battaglie ottocentesche contro le monarchie assolutiste e a favore dell'autodeterminazione dei popoli. L'età napoleonica fu quindi non solo un periodo di battaglie e conquiste, rivelatesi poi effimere, ma un periodo di trasformazione politica, sociale e intellettuale che coinvolse l'intero Continente: il lascito più importante di Bonaparte.