Sullo sfondo di un Cilento dove "la vita è ancora scandita dai tocchi delle campane" e allietata dai profumi e dai sapori di una cucina antica, il maresciallo Pejretti (un piemontese trapiantato al Sud, dove si trova benissimo) indaga sulla scomparsa dell'anziano Aristide Alibrando, coadiuvato dai suoi uomini e, un po' suo malgrado, da una coppia di turisti, simpatici ma incoscienti, un medico torinese e sua moglie, a volte troppo propensi a giocare ai detective e ansiosi di farsi coinvolgere in un'indagine che si sviluppa su due strade parallele, l'omicidio del vecchio Aristide e un traffico di droga gestito dalla camorra, che ha come base un casale di Capo Vento, di proprietà della famiglia Alibrando.