Ne "Al rombo del cannone" Federico de Roberto racconta fra il documento di cronaca ed il romanzo, adesso si chiamerebbe "docu-fiction", vari eventi di guerra, principalmente della Prima Guerra Mondiale, che si stava svolgendo proprio negli anni in cui stava scrivendo questo libro, dal 1914 al 1918.
Personaggi grandi e piccoli, battaglie grandi e piccole sono al centro del libro, strategie, analisi dei personaggi politici e militari.
Federico de Roberto (1861 – 1927) è nato a Napoli nel 1861, si stabilì a Catania dove conobbe Verga e Capuana e si dedicò al giornalismo e alla letteratura, con un periodo trascorso a Milano, dove collaborò con il “Corriere della Sera”. L’elenco delle sue opere è molto lungo e comincia con una raccolta di saggi critici nel 1883. Nel 1887 pubblica la prima raccolta di novelle, La sorte, che risente del modello verghiano e che viene criticato per l’eccessiva crudezza veristica.
Il suo capolavoro, I Viceré, comparve nel 1894. Frustato dall’insuccesso, smise di scrivere romanzi e si dedicò alla critica e alla saggistica.