In quest’epoca di incessante frenesia l’uomo ha sempre più necessità di connettersi con la propria dimensione più intima e spirituale. La poesia è una scintilla dove tutto può iniziare.
La poesia come strumento di accesso al proprio sé come spazio interattivo con se stessi. Quando si è illuminati si avvia un sottile lavoro interiore, dove ci si può liberare dalle proprie connessioni errate, riappropriandosi della propria dimensione più originale.
Le nostre emozioni riemergono dal profondo, vengono trasformate attraverso un percorso di introspezione-sintesi-riformulazione.
La poesia è la nostra compagna di viaggio. Essa ci fa strada, piano piano, introducendoci in luoghi ricchi di simboli… siamo al centro del nostro vissuto dove tutto convoglia, fermenta, il nostro vivere come distillato della nostra essenza vitale. È un cammino meditativo-poetico che ciascuno di noi può compiere per il proprio benessere e, per chi la vive nella propria intimità, si trasforma in pillola per l’anima, diventando essa stessa balsamo e argine al male di vivere.