"Due anime in un corpo" di Emilio De Marchi, romanzo noir che fu pubblicato su periodici e quotidiani prima di essere pubblicato in un volume.
Il professor Lucini da lezioni private di violino ed una notte viene brutalmente picchiato, in un vicono di Milano, fino a sopraggiungere una lunga agonia e poi la morte, trascinandosi fino a casa dell'amico Massimo Massimi. Viene finta una rapina, ma la verità è che il Lucini è stato ucciso per una donna, una misteriosa Marina.
Massimo si appassiona alla cosa, vuole scoprire non solo chi ha ucciso Lucini, ma ancor di più chi sia la misteriosa Marina, ed assume quinsi le vesti, la casa e l'identità del povero Lucini, diventando bersaglio anche della polizia, che così lo sospetta dell'omicidio. Massimo riesce nei sui intenti, ma non sempre le cose vanno per il meglio.
Emilio De Marchi (1851 – 1901), di famiglia di modeste condizioni e orfano di padre, frequentò il mondo letterario milanese dominato in quel momento dalla Scapigliatura. Ebbe un ruolo attivo anche in istituzioni caritative. La morale dei suoi romanzi (secondo l'uso del tempo pubblicati a puntate su periodici e quotidiani) è quella borghese del Manzoni, dove rassegnazione e onestà pagano più di sovversione e violenza, il contrasto doloroso tra ricchi e poveri non autorizza i contrasti di classe.